ZetaTalk: Pensiero Indipendente


Gli studenti che pensano con la propria testa sono sulla strada giusta, quando si interessano di cose che non vengono discusse o presentate a scuola, quando sentono che manca loro una parte della verità, quando rifiutano di accettare le rigide spiegazioni date loro sulle cose, o quando le spiegazioni sono basate su dati parziali ed incompleti. Anche se non vi è niente di male in ciò, questi studenti vengono spesso discriminati. Ci si aspetta che gli studenti accettino ogni rigida spiegazione e che mettano da parte ogni tassello del puzzle qualora sia in contrasto con la rigida teoria. Ecco quindi la paura dei professori quando vengono rivolte loro questioni che sembrano contraddire la teoria ufficiale corrente. In verità, molti tra gli studenti più brillanti, i veri pensatori, tendono a lasciare prima la scuola invece di rimanervi, e chi rimane vive nel disagio.

Anche se la maggior parte degli uomini amano considerarsi creature intelligenti, e pensano perfino di essere l’unica creatura dotata di intelletto nella creazione divina, in realtà sono più disposti ad accettare le conclusioni degli altri anziché a pensare con la propria testa. Questo avviene perchè emotivamente sono ancora dei bambini. Prendete ad esempio la discussione sul perchè i pianeti continuino a ruotare. E’ per la legge di Newton, secondo cui una volta iniziato il moto di un oggetto continua finchè non viene fermato da qualcosa. Quando però ci si imbatte in una ovvia contraddizione a questa cosiddetta legge, che infatti non è una legge ma descrive solo un comportamento, i ragazzi rimangono confusi. Non è che Newton non può essere confutato, è che i ragazzi non riescono a pensare con la propria testa.

Guardatevi attorno, osservate come i bambini affrontano le complessità della vita. Chiedono ai loro genitori di spiegare loro tutto, e qualunque spiegazione venga loro data diviene la risposta giusta, la verità che poi viene ripetuta ad altri bambini, e strenuamente difesa. Il bambino ha bisogno del genitore che gli spieghi le cose, e lo fa con una nota emotiva di disperazione che supera qualsiasi capacità di pensiero logico che il bambino possa avere. Essendo innalzati a livello degli Dei, i genitori non possono sbagliare, poi arriva l’adolescenza e ci si aggrappa ad altri nuovi Dei con la stessa disperazione – ai leaders del proprio gruppo, stelle del cinema, atleti. La maggior parte degli adulti umani, cresciuti solo esteriormente, sono ancora bambini interiormente, che adorano chiunque si comporti come un Dio auto-proclamato che prometta di potersi prendere cura dell’adulto-bambino o di avere le risposte.

I principi scientifici, una volta stabiliti da un tale Dio, non si permette che vengano sfidati a meno che ciò non venga fatto da un altro Dio. Non importa quanto illogico il principio scientifico diventi, i precetti della religione vengono ripetuti senza pensarci, e qualsiasi sfida a questa devozione incontra ostilità. Come osi tu sfidare le leggi di Dio! Questa tendenza a comportarsi come dei ragazzi  poco intelligenti viene enfatizzata nelle comunità scientifiche, dove si presuppone debbano dominare la logica e l’abilità a riflettere sulle cose. In forte contrasto con ciò che gli umani si aspettano dai loro scienziati, il bambino adulto balbetta le leggi dei propri Dei e rifiuta di opporre delle ovvie contraddizioni a queste leggi. Semplicemente guardano dall’altra parte. Lanciano degli insulti. Se ne vanno via seccati. Tutto anzichè cercare di crescere e imparare a pensare con la propria testa!

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